Il valore del corpo: dalla crescita alla fioritura personale

“Le malattie che sfuggono al cuore divorano il corpo” (Ippocrate)

Nella società dell’immagine il corpo acquista crescente rilevanza,ma la nostra è anche la civiltà del virtuale nel quale il corpo è “dissolto”. Non è facile integrare queste due prospettive.

L’attenzione al corpo, così come viene alimentata dai media, si traduce nell’esaltazione della prestanza fisica, dei cliché di modelli preconfezionati di bellezza nonché di forza esibita ed ostentata

Bauman nell’ “Homo consumens” afferma: “Impegnati a guadagnare di più,per potersi permettere le cose di cui sentono di aver bisogno per il proprio benessere,le donne e gli uomini hanno meno tempo per la reciproca empatia,e per confrontarsi apertamente,sia pure talvolta,in modo sofferto e faticoso,sui reciproci problemi e fraintendimenti;ancor meno avranno tempo per risolverli”

Come affermava Wojtyla parlando del corpo di noi esseri umani, dovrebbe l’essere prevalere sull’avere, e quindi dovremmo piuttosto che avere un corpo, essere un corpo.

Trattando il corpo come oggetto finiamo col trattare la persona come oggetto,sfigurandola rispetto al suo essere anzitutto soggetto,cioè un fine ed un mezzo,insieme. Qui,a mio avviso, uno degli aspetti più distintivi tra la crescita e la fioritura personale.

Per dirla alla Merleau Ponty, mi piace sempre pensare ai nostri corpi, come opere d’arte; così come un quadro, un romanzo, una poesia sono individui, cioè esseri in cui non si può distinguere l’espressione dall’espresso; come nodi di significati viventi, e non come leggi di un dato numero di caratteristiche date per scontate.

Nei corpi ci sono intere storie, nelle feritoie ed imperfezioni echi di ferite come prove tangibili del passaggio dell’attrito con la vita. Nei corpi ci sono verità che spesso sfuggono anche alla mente. Una terapia senza corpo al giorno d’oggi credo sia impensabile,così come apprendere e pensare senza il corpo un illusione.

Siamo tutti fiori diversi ed ogni fiore ha bisogno di un certo tipo di cura, di acqua, di fertilizzante, di terreno attraverso cui riscoprirsi,lasciarsi osservare per darsi al mondo.

Essere un corpo significa ridarsi il diritto alla fragilità.

Ridare,a ciò che è importante davvero,il giusto tempo.


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