“Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo,sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stess*” (Khalil Gibran)
Chi ama i cavalli lo sa: sono tra gli animali che più di tutti educano alla fiducia intesa come giusta azione, il punto esatto di mezzo tra la resa e la volontà. Quando i cuori si parlano perché si sentono, e viceversa. Soprattutto senza parole.
Il cavallo, per quanto grosso, è un animale predato,pieno di paure ataviche, e vede in noi umani dei predatori. Immaginiamo che grande deposito di fiducia deve creare per lasciarsi avvicinare fino a farsi salire in groppa. Il suo cuore è tra i più grandi dei mammiferi e sente,nel profondo. Guadagnarsi il suo rispetto e fiducia educa a fare altrettanto in ogni tipo di rapporto.
Tornando a noi umani la domanda cruciale diventa: siamo disponibili a scommettere?
Il rischio è insito nella natura stessa della fiducia, ci ricorda Piero Ferrucci. Se potessimo fidarci di tutti in ogni situazione, la fiducia, che è cosa diversa dalla fede,perderebbe di valore: un po’ come se ogni giorno ci fosse il sole, il denaro fosse illimitato o come se vivessimo per sempre.
La fiducia diventa così un valore che ha un costo: per questo, se ci pensiamo, parliamo di togliere fiducia o di darla, o meglio,di donarla. Con la fiducia possiamo arricchire la vita altrui e nutrire la nostra, e in più, generare infinite possibilità. Alcuni studi confermano che le persone più fiduciose stanno meglio ed hanno una dose superiore di humour.
È proprio nel primo anno di vita che la fiducia di base si sviluppa: quando avvertiamo le cure dei genitori apposta “su misura” per noi. La sua natura è biologica e per questo connessa alla salute.
La giusta misura e la percezione ampliata di ciò che è altro da noi sembrerebbero essere cruciali perché possa essere coltivata. Ha a che fare con un certo abbandono del controllo compulsivo, che è spesso accompagnato da una maggiore comprensione.
Il mistico indiano Ramakrishna diceva: “Dobbiamo essere come una foglia che si stacca dall’albero e volteggia per l’aria, e cadendo, non si aggrappa più a nulla”
C’è una volonta’ che prevede la resa, e una resa che apre a nuove forme di volontà.
Nel viaggio di mezzo puoi trovare fiducia.
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